Gli attrezzi per cominciare a cercare oro in natura
LE ATTREZZATURE DEL CERCATORE D’ORO
Per ben praticare questa antica e tradizionale attività non occorrono attrezzature particolarmente sofisticate e costose; per assurdo -ma neanche troppo- si può recuperare oro dalle sabbie alluvionali anche con un catino o un sottovaso! Certo, se si vuole apprendere al meglio la tecnica e magari si ha intenzione di farne una attività frequente è meglio attrezzarsi.
KIT DA CERCATORI D’ORO
Sul mercato trovate numerosi kit sviluppati da importanti aziende che si occupano soprattutto di metal detecting. Non sono male questi kit: di solito comprendono un piatto, il relativo setaccio, un “ciucciotto” per aspirare l’oro o le sabbie pesanti e altri interessanti accessori quasi sempre utili a tutti i livelli di conoscenza. Quindi sì, direi che un kit è la buona soluzione per cominciare a praticare la ricerca dell’oro alluvionale.
Ora però voglio spiegarvi in dettaglio come sono e quali caratteristiche osservare nelle diverse attrezzature.
IL PIATTO DEL CERCATORE D’ORO
Si tratta di un contenitore, solitamente in materiale plastico, di forma tronco conica. Il diametro esterno è tra i 25 ed i 40 centimetri di diametro, la profondità è tra i 10 ed i 15 cm. Il colore è generalmente nei toni scuri ma lo possiamo trovare blu, verde, anche rosso, l’importante è che il colore del piatto dia un buon contrasto con il giallo delle pagliuzze di oro e aiuti a distinguerle dal materiale di fondo.
L’interno del piatto può essere liscio o presentare delle scalinature che aiutano a trattenere la sabbia pesante all’interno del piatto nelle operazioni di lavaggio. Si possono trovare con gradini pronunciati e distanziati, piccoli e fitti, appena accennati e ampi, molto marcati e distanziati.
Insomma, ci sono diversi modelli possibili sul mercato. Molti di noi nelle loro esperienze ne hanno nel tempo acquisiti diversi fino a trovare quello che è il più adatto alle personali capacità e manualità.
L’importante nell’uso del piatto è aver acquisito la giusta dimestichezza e manualità per ottenere il miglior risultato nel minor tempo e perdendo meno materiale prezioso!
Se non avete in mente di acquistare il kit completo, magari non siete sicuri che vi piacerà questo passatempo, ecco ci si può acquistare anche solo il piatto!
Figura 2: in particolare l'interno dei piatti |

Posso permettermi di sconsigliare piatti dalla forma stramba o con eccessive estremizzazioni delle forme, per cominciare andate sul classico e non sbaglierete!
PIATTI PARTICOLARI
Esistono anche degli attrezzi più particolari che sono i piatti concentratori, di solito in legno e autocostruiti, che in relativamente poco tempo aiutano ad arricchire il materiale aurifero in zone dove non è possibile o non è conveniente utilizzare una canaletta, e si ha la volontà di processare un buon quantitativo di materiale. Il piatto concentratore, in pochi minuti e con la giusta manualità, arricchisce il materiale aurifero poi da rifinire nel piatto troncoconico tradizionale. Sul mercato ci sono anche concentratori in materiale plastico sul modello della Turbopan, funzionale e decisamente poco costosa.
Figura 3: piatti particolari e batea |

Un oggetto interessante potrebbe essere la vera “batea” ovvero un attrezzo conico (detto anche “cappello cinese”) usato in tantissime parti del mondo per la sua ottima capacità di raccogliere sul fondo tutte le particelle di oro. Il suo utilizzo non è così semplice come per il piatto tronco conico, in quanto richiede una serie di movimenti rotatori non del tutto intuitivi, e nella fase finale è necessaria una grande cautela con l’uso dell’acqua in quanto un colpetto troppo brusco potrebbe farvi perdere tutto l’oro che faticosamente stavate raccogliendo!
IL SETACCIO
Nei kit in vendita di solito è presente un setaccio normalmente in plastica con maglie di forma quadrangolare e una cavità di circa un centimetro di diametro.
Figura 4: setacci di serie e artigianali |

Potete diminuire la maglia del vostro setaccio fissandoci sopra, magari in diagonale, una maglia di rete più fine. Questo lo farete in coscienza e consapevolezza che in quel tratto di fiume la pezzatura dell’oro è inferiore alla maglia del vostro setaccio.
Atri setacci sono di solito autocostruiti: Bastano un secchio a cui legare un pezzo di rete a mo’ di cestello: Si può realizzare (magari grazie a un amico fabbro) un cestello con una rete interna. Anche una cassetta della frutta, di quelle di plastica, può andare bene, attenzione però all’abrasione, che fa consumare rapidamente la cassetta stessa e può rilasciare piccoli frammenti di plastica nell’ambiente.
Un buon metodo di setacciatura del materiale fluviale è di passarlo a umido, ovvero immergendo in un contenitore colmo d’acqua il vostro setaccio, quindi lavando letteralmente la ghiaia; a volte le pagliuzze di oro sono attaccate con residui argillosi ai ciottoli della ghiaia e solo l’immersione in acqua ne favorisce il distacco.
ASPIRATORE PER ORO
Questo è un attrezzo semplice ma quasi necessario, lo trovate nei kit di serie e se per caso lo smarrite potete tranquillamente acquistare in ferramenta uno spruzzino da 100 ml, tagliate un pezzo del tubetto e il vostro aspira oro è fatto.
Figura 5: aspira oro (ciucciotto) e fialette in plastica e vetro |
